Schiavitù antica e moderna

Schiavitù antica e moderna

Livio Sichirollo, Schiavitù antica e moderna, Guida 1979, pp. 308

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La schiavitù antica e moderna, l'istituto e le teorie, nella loro storia e nella storiografia sono oggi come forse non mai al centro del dibattito, sollecitati dal rinnovamento in atto delle scienze storiche e sociali, un rinnovamento che insieme alla storia coinvolge psicologia, antropologia, sociologia, storia economica e in parte la stessa storia della filosofia e delle idee. La presente antologia critica vuole offrirne almeno un primo diorama.
Sarà facile per il lettore constatare come proprio le questioni interne all'istituto della schiavitù antica e moderna (sottolineiamo: e moderna) costituiscono una delle coordinate fondamentali per capire tanta parte del pensiero antico, se lo si vuole intendere nella sua genesi reale, cioè fra storia e istituzioni.
La coscienza dei problemi def nostro tempo è condizione necessaria (anche se non sufficiente) per intendere il passato anche remoto. E' il tema dello scritto introduttivo di M. I. Finley (Un'istituzione «peculiare»?), e della nostra silloge, il suo filo rosso: la messa a fuoco di quel fenomeno, già noto agli antichi, che va sotto il nome di miracolo greco: studiandone gli istituti se ne scopre una struttura fondamentale, operante, almeno altrettanto importante quanto altre, soprattutto di ascendenza e natura letteraria, celebri e celebrate dai vari umanesimi e neoclassicismi: « Un aspetto della storia greca è il procedere innanzi, insieme, per mano, di libertà e schiavitù ».
La nostra silloge cerca di andare al di là del mondo classico. Se vi ritorna, per una parte consistente, è perchè ci sembra giusto attaccare e rivedere problemi noti, ma per lo più irrigiditi entro schemi superati di tradizione e di scuola, più immediatamente sensibili alle sollecitazioni delle nuove ricerche qui presentate dai vari fronti della storia e della sociologia.