Shunga ars amandi in Giappone

Shunga ars amandi in Giappone

Marco Fagioli, Shunga ars amandi in Giappone, Octavo Franco Cantini Editore, Firenze, 1997, pp. 174 con 185 illustrazioni a colori anche a piena pagina, 23 cm x 28 cm. sf1

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Le Shunga, letteralmente ‘immagini della primavera’, sono xilografie policrome di soggetto erotico, realizzate dai maggiori maestri della scuola Ukiyo-e  dagli inizi del sec. XVII fino ai primi del sec. XX. Prodotte per una società urbana gaudente, le Shunga avevano funzioni molteplici, da quella di illustrare i romanzi amorosi, a quella di fogli d’album per l’istruzione delle giovani spose, fino a quella di portafortuna dei guerrieri nella battaglia. Dai pittori primitivi come Moronobu, ai classici come Utamaro e infine ai cosiddetti decadenti come Kunisada, tutti gli artisti dell’Ukiyo-e hanno realizzato nel genere alcuni capolavori. Segretamente collezionate in Europa dagli inizi dell’Ottocento nei gabinetti degli amatori, negli studi degli scrittori e degli artisti, come Beardsley e Klimt, ed infine raccolti nell’Enfer delle grandi biblioteche del mondo, queste opere considerate pornografiche sono state oggi rivalutate ed apprezzate come uno specchio raffinato dei costumi del loro tempo.”
Shung, Ars amandi in Giappone offre una scelta di stampe eccezionali, accompagnate da un testo di Marco fagioli – uno dei maggiori specialisti occidentali in materia – che ne ripercorre la storia.