Döblin, borghesi e soldati

Döblin, borghesi e soldati

Alfred Dòblin, Borghesi e soldati, novembre 1918, una rivoluzione tedesca, Einaudi, 1982, pp. 366.

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In « Borghesi e soldati », che apre la tetralogia « Novembre 1918», Dòblin ricrea l'atmosfera di incertezza e attesa che contraddistinse in Germania i giorni successivi all'armistizio e alla dissoluzione del vecchio ordine. Egli sceglie come osservatorio l'Alsazia, terra di frontiera. Una folla eterogenea e inquieta domina la scena del romanzo. Assistiamo al formarsi dei Consigli dei soldati, ai moti insurrezionali che si concludono con il fallimento della rivoluzione. Accanto ai destini collettivi, Dòblin indaga quelli personali di Becker-il protagonista del romanzo-, del giovane sottotenente Maus, dell'infermiera Hilde. Su di loro, così come su ogni altro personaggio, si appunta l'attenzione, sottile sino a farsi crudele, dell'autore. Scritti fra il 1937 e il 1940, negli anni dell'esilio parigino prima, americano poi, i romanzi di «Novembre 1918» rispecchiano il travaglio di Dòblin alla ricerca di un nuovo umanesimo.