Stato, nazione e il tradimento dei chierici: gli storici a...

Si può tradire per tante ragioni: per disinteresse o rifugiandosi nella torre d'avorio dell'accademia, perché conviene ad usum delfini inficiando così' valori assoluti e la funzione di coscienza critica del popolo, doppiezza che non trova giustificazione nella volontà di espletare in modo organico il compito immaginifico di servire in salsa nazionale pretesi internazionali proletari. Chi preferisce gli agi dei riconoscimenti di scuola diventa sacerdote della sacralizzazione ipostatica del partito, cerimoniere di liturgie in grado di conferire nuova verginità o nuovo vigore alla ritualità del potere, letterato impegnato a reinventare un epos, aedo del mito dell'antimodernità, pedagogo e pubblico maestro di un modo di pensare a mode passeggere.

Ricordi di Giovanni Torre
Introduzione di Luigi Rossi
La "tradizione" in aiuto della formazione dell'identità italiana.
La costruzione del mito delle "nazioni risorgimentali"
di Giuseppe Cirillo
Tra storia e politica. L'esperienza della rivoluzione del 1799 nelle Notes sur le Royaumme de Naples per Napoleone di
Jean-Esprit Bonnet (1806)
di Francesco Barra
Risorgimento e antispagnolismo: un mito negativo di fondazione nazionale
di Aurelio Musi
Monumenti e onoranze pubbliche a Salerno dalla fine dell'ottocento alla vigilia della Grande Guerra
di Alfonso Conte
Il mito del Risorgimento in provincia di Salerno: un bilancio storiografico
di Roberto Parrella
Vecchio e nuovo Antirisorgimento
di Eugenio Di Rienzo
Vittorio Caprariis fra politica e storiografia
di Tarciso Amato
Un'elite intelletuale tra ricerca e politica. Il dibattito
su Stato e Nazione tra gli storici italiani
di Luigi Rossi
Appendici
Storici dell'Università di Salerno: note bio-bibliografiche
di Giuseppe Palisciano