Fulvio Izzo, Un miliziano di sua maestà

Fulvio Izzo, Un miliziano di sua maestà

Fulvio Izzo, Un miliziano di sua maestà; Angelo Insogna, L'agonia d'un regno, Ar 2014, pp. 236.

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La lealtà fu l’insegna e la “grande passione” di Insogna. Lealtà e devozione verso il suo re, Francesco II di Borbone, l’ultimo sovrano di Napoli, perduto dall’invasione savoina. Lealtà e ammirazione verso la sua regina, Maria Sofia di Wittelsbach, questa donna straordinaria, incendiata per tutta la vita dal dèmone della vendetta. Ferma vendetta ella voleva trarre dei piemontesi usurpatori, anche a costo di tentare l’alleanza con il nemico ideologico: con i socialisti, con gli anarchici, che pur le avevano ucciso Sissi, l’amata sorella. Senza pregiudizio, con tutti i mezzi. Anche la pistola di Gaetano Bresci, cui fu lei ad armare la mano.