Il saccheggio del Sud

Il saccheggio del Sud

Vincenzo Gulì, Il Saccheggio del Sud, Campania Bella, 1998, pp. 278

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Il risorgimento italiano è una menzogna. Il saggio di Vincenzo Gulì è tecnicamente irreprensibile, storicamente inconfutabile, cronologicamente inamovibile, politicamente indiscutibile, socialmente encomiabile. Innanzitutto va premiata la lucidissima esposizione degli avvenimenti, suddivisi per capitoli e sottocapitoli atti anche, eventualmente, alla lettura non sequenziale; ma quel che colpisce del saggio storico del Gulì è il sapiente concatenamento degli avvenimenti storici, letti come fatti di cronaca, ma poi abilmente ricuciti con operazioni di previsione o di feedback, a seconda dell'evento, per consentire anche al lettore meno preparato di afferrare con immediatezza il "concetto storico" e la relativa portata socio-economica. Sugli avvenimenti storici in sè, il libro arricchisce di molti particolari inediti quanto ormai dibattuto, da qualche tempo, dai colleghi revisionisti, ma da un punto di vista di impatto sociale i concetti esposti dall'autore sono assolutamente dirompenti e allo stesso tempo rassicuranti. Ne esce un meridionalismo privo di qualsiasi acrimonia sia nei confronti degli attori del passato che causarono la caduta del Regno delle Due Sicilie, sia nel confronto di soggetti attuali che ancora proseguono nell'opera di depauperamento del Sud. Esce un messaggio di speranza ed allo stesso tempo di conforto. Il Sud risorgerà comunque in quanto le sue potenzialità ora sono solo sopite e non distrutte nonostante tutte le avversità procurategli.