Giulio Giannelli, Le Vergini di Vesta

Giulio Giannelli, Le Vergini di Vesta

Giulio Giannelli, Le Vergini di Vesta, Edizioni di Ar 2011, pp. 136

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Nel De natura Deorum, Cicerone afferma che i Romani hanno sottomesso l’universo grazie alla religione, al proprio culto degli Dei. Tra le loro divinità Vesta è dearum maxima. Ma in seguito alla battaglia del Frigido e alla sconfitta dell’imperatore Eugenio (6 settembre 394 e.v.) le fiamme del focus publicus sempiternus custodito per undici secoli dalle Vergini di Vesta si spengono. Soffocato dal soffio, acre e risentito, del cristiano Gerolamo – “Così gli Dei non hanno nelle proprie nicchie altra devozione che quella dei gufi” -, il fuoco di Vesta cede ad altri fuochi a venire, infiammati dal Kriegsgeschrei dei Goti di Alarico.