Il divino Giamblico

Il divino Giamblico

Beniamino M. di Dario, Il divino Giamblico, Edizioni Ar, 2011, pp. 186

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IV secolo dell’era volgare. Se la fine dell’ecumene imperiale è ormai più che un presagio, per la totalità della cultura greco-romana – oltre che per la filosofia – sembra consumarsi il declino estremo. E’ nell’appressarsi dell’eclissi che sorge dalla Siria un astro d’eccezionale fulgore: Giamblico, salutato da coevi ed epigoni come ‘divino’ e ‘salvatore del mondo ellenico’. Il suo platonismo «ieratico» da un lato legittima la religione tradizionale e le sue pratiche cultuali, dall’altro le dota di un solido apparato teoretico. Probabilmente per la prima volta la religione dei Gentili viene provvista di una organica e compiuta teologia speculativa, integrando l’elemento religioso (con la corrispondente pratica rituale) all’interno della tradizione platonica.

Le anime antiche. Prefazione 9
I.    Théios Iamblichds. Il santo dei Gentili tra spregio e venerazione
II. Il Fuoco c la Luce. Rito, teurgia, arte ieratica 31
III.    Dalla conoscenza intellettuale aWhenosis teurgica 63
IV.    Ex Oriente lux? 77
V.    Taxis tón Thedn. Teologia e cosmologia 91
VI.    De Anima 123
VII.    Il numero. Giamblico (neo)pitagorico 145 Vili. Verso l’eclissi 159
Bibliografia 175
Indice degli Autori e dei personaggi antichi 177
Indice degli Autori moderni 181