Berardino Viola

Berardino Viola

Fulvio D'Amore, Vita e morte del brigante Bernardino Viola (1838-1906), le imprese memorabili in Terra d'Abruzzo e nel Lazio, Controcorrente, 2002, pp. 298 + 26 pagine fuori testo con foto e documenti.

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Il libro di Fulvio D'Amore, che segue una estesa letteratura sull'argomento "brigantaggio", giunge in un momento storico in cui l'autore riesce ad individuare con una linea di interpretazione "forte" una più profonda verità su vicende già largamente note. Gli avvenimenti, per lo meno nella loro essenzialità, sono pressoché sconosciuti e rievocano, con dovizia di particolari inediti, le imprese memorabili di Berardino Viola, massimo rappresentante di quel ribellismo postunitario che la storia dei vincitori condannò alla criminalizzazione.
Le sue innumerevoli peripezie sono state richiamate alla memoria con ricca documentazione. Si ricostruiscono i complessi avvenimenti di oltre centoquaranta anni fa, in una zona compresa tra la Marsica, l'Aquilano, il Cicolano, l'Alta e la Bassa Sabina ed il Lazio. L'impianto del testo poggia sulla figura, a tratti emblematica, del capobanda di Teglieto, colto nelle sue azioni contro i milionisti, i signorotti, prima giacobini poi liberali.